In convenzione con la UTG della Prefettura di Viterbo, derivante da accordo quadro (art.54 del d.lgs 18/4/2016 n.50) con più operatori economici, sul quale basare l’aggiudicazione di appalti specifici per il servizio di accoglienza di cittadini stranieri e la gestione dei servizi connessi sul territorio della provincia di Viterbo, Eurisa gestisce i Centri di Accoglienza a favore di donne straniere e vittime di violenza e richiedenti protezione internazionale, nelle località di Canino (VT) e Civitella Cesi frazione del Comune di Blera (VT)- CIG 7041800530.
Il primo Centro di accoglienza per donne immigrate e/o mamme con bambini, la Cooperativa sociale Eurisa l’ha avviato nel luglio 2016 a Canino, lungo la Strada Regionale Castrense in località Le mosse.
Il secondo centro di accoglienza per donne immigrate è stato avviato a novembre 2016 ed è collocato presso l’ex “Etrusca Country”, Località Prato Caluzzo - Civitella Cesi frazione di BLERA (VT).
In queste due strutture, entrambe convenzionate con la Prefettura di Viterbo, vengono accolte donne sole o mamme con bambini che scappano da guerre, persecuzioni, dittature e carestie, alla ricerca di una seconda opportunità di vita e che hanno presentato richiesta di asilo politico o di protezione internazionale.
L'obiettivo che persegue la Cooperativa sociale Eurisa per ciascuna di loro, è avviare ogni ospite all'autonomia lavorativa e abitativa attraverso un programma di integrazione individuale. Operatori, Educatori, Mediatori, Psicologi e Assistenti sociali lavorano in equipe per dare supporto sul fronte giuridico e sanitario, linguistico e professionale, a chi muove i primi passi nel nostro Paese.
I nuovi arrivati sono accompagnati alle visite mediche, seguiti nelle procedure burocratiche, affiancati nei contatti con la Questura e gli uffici giudiziari, che dovranno verificare e concedere lo status di rifugiato.
Nell’attesa di sapere se la loro domanda di protezione sarà accolta, gli ospiti hanno la possibilità di seguire corsi di italiano, di formazione professionale e di iniziare tirocini per imparare un lavoro e rendersi autonomi, di modo che possano affrontare la vita con più sicurezza e serenità, una volta dimessi dai nostri Centri di accoglienza.