Carta deia servizi

Affidamento dei minori al Servizio Sociale

Denominazione: EURISA SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE

Attività: Servizi socioassistenziali, Servizi di mediazione interculturale

Codici ATECO 88.99

Anno di fondazione: 2012

Sede Legale

Via Mariano Pieroni n 38

00049 Velletri (RM)

P. IVA/C.F. 12071681006 

REA RM – 1631244

Tel. +39.333.8190053

PEC: eurisasoccoopsociale@legalmail.it    

Mail: info@eurisa.it     

 

Sedi Operative

Blera (VT)

Località Prato Caluzzo –  Civitella Cesi

 

Montalto di Castro (PZ)

Via Salari, 8

Web site: www.eurisa.it

Legale rappresentante

Izabela Soszynska

Pec: soszynska@pec.it

 

Il 24 luglio 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società Cooperativa Sociale Eurisa, avendo avviato nuovi servizi e allargato la rete dei partners e degli stakeholders nei territori dove opera, ha aggiornato la propria Carta dei servizi e i contenuti sono suddivisi come di seguito: 

  1. La Carta dei servizi
  2. Eurisa SCS (Società Cooperativa Sociale)
  3. Principi attuati nel processo di erogazione (mission)
  4. La rete di riferimento
  5. La struttura e i Servizi offerti
  6. Figure professionali coinvolte e organizzazione del servizio
  7. Il P.E.I. Progetto educativo individuale e cartella personale, modalità di ammissione e dimissione del minore
  8. Accoglienza minori/giovani sottoposti a provvedimenti penali
  9. Standard di qualità dei servizi erogati
  10. Tutela della qualità e gestione dei reclami
  11. Aggiornamento e revisione della Carta dei serviz

La Carta dei servizi

La Carta dei Servizi è il documento che permette di conoscere la Cooperativa Sociale Eurisa, i servizi offerti e gli obiettivi che persegue. È stata realizzata per individuare e definire in modo esaustivo i servizi resi ed è uno strumento utile affinché tutti possano contribuire allo sviluppo dei progetti che propone. Tutti i collaboratori e i committenti possono offrire consigli, ambiti lavorativi in cui operare, contatti tra aziende e segnalare eventuali carenze e/o disservizi.

Noi lavoriamo cercando di ricordarci ogni giorno l’articolo 3 della nostra Costituzione, che tanti tendono a dimenticare: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori, all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

La Carta dei Servizi è pensata, inoltre, per essere uno strumento che permette ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sulla erogazione dei servizi stessi.  Le norme di riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27/1/1994 “Principi sulla erogazione dei servizi pubblici” e la Legge 8 novembre 2000 n° 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. 

La Carta dei Servizi rappresenta l’impegno della Cooperativa Sociale Eurisa a definire e tutelare i diritti di coloro che di tali servizi beneficiano, secondo alcuni principi fondamentali che sono: 

  • sicurezza, continuità e regolarità nell’erogazione
  • tempestività delle risposte
  • accessibilità e trasparenza nel rapporto con i fruitori dei servizi
  • correttezza e regolarità gestionale

 Per tradurre operativamente tali principi Eurisa adotta strumenti e procedure idonee a: 

  • definire gli standard di qualità dei servizi erogati e valutarne l’efficacia
  • semplificare il più possibile gli aspetti burocratici e procedurali legati all’erogazione dei servizi
  • gestire i reclami
  1. EURISA Società Cooperativa Sociale

La Cooperativa Sociale Eurisa nasce nel settembre 2012 senza finalità speculativa e, secondo il dettato della legge n° 381 dell’8 novembre 1991 “Disciplina delle Cooperative Sociali”, si propone di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi socioassistenziali-sanitari ed educativi.

Nata dalla volontà operativa di una compagine professionale al femminile, Eurisa persegue la propria mission impegnandosi a promuovere una complessa rete di interventi volti all’animazione territoriale ed al miglioramento delle condizioni sociali e professionali del singolo cittadino.

Negli anni, mantenendo saldamente la persona al centro del proprio agire, con particolare attenzione alle necessità delle classi svantaggiate, si è occupata della realizzazione di servizi a favore di minori, immigrati, persone anziane, portatrici di handicap, bambini, ragazze, donne e famiglie in difficoltà garantendo la cura, la sorveglianza e la salvaguardia fisica e psichica.

Ha gestito e gestisce attività socioeducative a favore di minori che vivono condizione di disagio all’interno del nucleo familiare d’origine e che per decreto del Tribunale di Minorenni vengono cautelativamente allontanati dal nucleo familiare per un determinato di tempo, minori sottoposti a provvedimenti penali, MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati), donne immigrate e soggetti portatori di handicap, finalizzate alla socializzazione e all’integrazione scolastica.

Si propone di valorizzare le potenzialità delle risorse umane sul territorio per offrire valore aggiunto e incidere positivamente sulla qualità della vita.

EURISA Società Cooperativa Sociale è iscritta ai seguenti Albi, Registri ed Elenchi:

  • Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lazio, Sezione A, determina B04160, numero di iscrizione 791 del 24 settembre 2013.
  • Albo delle Società cooperative nazionali, disciplinato dal Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 23 giugno 2004 e successive integrazioni (DM 23.6.04 Albocoop testo integrato), n. A223170 del 28/09/2012
  • Registro Operatori di servizi socioassistenziali e socio educativi di Comunità Montana Alto Basento con numero di iscrizione 403 prot. 3272 del 07/2016
  • Prima sezione del Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, ai sensi dell’articolo 54 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, così come modificato dal Decreto del Presidente della Repubblica 18/10/2004, n. 334, con il numero di iscrizione A/ 1068/2018/RM.
  • Seconda sezione del Registro degli enti e delle associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati, ai sensi dell’articolo 54 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, così come modificato dal Decreto del Presidente della Repubblica 18/10/2004, n. 334, con numero di iscrizione C/228/2019/VT
  • UNAR “Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni” di cui all’art. 6 del Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 215 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità – Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull’origine etnica con numero di iscrizione 1016.

L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR si occupa di monitorare cause e fenomeni connessi ad ogni tipo di discriminazione, studiare possibili soluzioni, promuovere una cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità e di fornire assistenza concreta alle vittime.

  • Ministero della Giustizia: Elenco aperto delle strutture residenziali per l’Accoglienza di minori e giovani adulti in esecuzione di provvedimenti penali emessi dall’Autorità Giudiziaria Minorile (28/12/2017) – ammissione alla Sezione Regionale dell’Albo- Regione Lazio (Primo aggiornamento 2020)
  1. Principi attuati nel processo di erogazione

L’attività di Eurisa è ispirata ai seguenti valori:  

  • Centralità della persona intesa come ascolto e riconoscimento dell’altro quale fondamento di una nuova cultura dell’accoglienza.
  • Qualità nella gestione degli interventi, attraverso il lavoro di squadra, il costante monitoraggio e la valutazione dei processi.
  • Innovazione come ricerca e sperimentazione di nuove forme di intervento
  • Pari opportunità come principio su cui costruire una società più equa e coesa
  • Uguaglianza: la cooperativa sociale Eurisa non compie alcuna discriminazione nell’erogazione delle prestazioni per motivi riguardanti etnia, religione, opinioni politiche, sesso e orientamenti sessuali, condizioni psico-fisiche o socioeconomiche. È garantita parità di trattamento, parità di condizioni di servizio tra gli utenti delle diverse aree di intervento.
  • Imparzialità: il comportamento di Eurisa nei confronti degli utenti dei servizi è improntato a criteri di obiettività, giustizia e imparzialità.
  • Continuità: L’erogazione dei servizi è svolta con continuità e regolarità secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e stabilito nei documenti di affidamento dei servizi. Nei casi di non regolarità nell’erogazione delle prestazioni di servizio Eurisa informa tempestivamente l’utente e concorda le misure per ridurre al minimo il disagio provocato.
  • Riservatezza: il trattamento dei dati riguardanti ogni utente dei servizi è ispirato al rispetto della riservatezza dovuta. Il personale della cooperativa sociale è formato ad operare nel rispetto della riservatezza delle informazioni di cui viene a conoscenza secondo quanto previsto dal D.L. 196 del 30 giugno 2003.
  • Diritto di scelta: Eurisa garantisce ai cittadini l’informazione preventiva e il diritto di scelta, laddove sia prevista l’offerta differenziata di modalità attuative del servizio.
  • Partecipazione e informazione: Eurisa garantisce alle persone che fruiscono dei servizi la massima informazione e tutela dei diritti di partecipazione. Garantisce l’accesso alle informazioni sulla gestione dei servizi, secondo quanto previsto dalla Direttiva Ciampi in materia di informazioni agli utenti.
  • Efficienza ed efficacia: Eurisa assicura la conformità dei servizi erogati ai parametri di efficienza ed efficacia stabiliti. Ogni operatore lavora con l’obiettivo di garantire sostegno e tutela agli utenti, valorizzando al massimo le risorse umane, economiche, logistiche e di rete a disposizione.

4.La Rete

Eurisa mira a sensibilizzare i cittadini, le aziende e le figure professionali del territorio a mettersi in rete attraverso la collaborazione fra più servizi ed associazioni, affinché sia individuata una risposta complessiva ai diversi bisogni manifestati. Rete per Eurisa significa promuovere ed incentivare lo sviluppo di sinergie con le altre realtà di settore (Cooperative, Consorzi, Associazioni no profit), per fornire e coordinare un servizio completo per gli enti, quali servizi sociali comunali, tribunali dei minori etc. Cooperative che, pur mantenendo la loro indipendenza e unicità, si fondono nella rete per permettere un’ampiezza e continuità di servizio che da soli non potrebbero garantire.

Lavorare sulle emergenze sociali richiede inoltre il supporto della rete territoriale istituzionale (ASL, Servizi Sociali, Tribunale Minorile, ecc.)

Nello specifico, fra i tanti partner istituzionali pubblici e privati o soggetti con cui sono state costruite relazioni di rete nel territorio, si cita solo quanto segue:

  • in occasione della riunione del “Consiglio territoriale per l’immigrazione e della Conferenza permanente della pubblica amministrazione” tenutasi il 24 ottobre 2017 presso la Prefettura di Viterbo, la Cooperativa Sociale Eurisa è entrata a far parte del Protocollo d’intesa inter-istituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla condivisione e al contrasto delle violenze e degli abusi “Non Aver Paura!”, coordinato dal Prefetto di Viterbo e finalizzato alla prevenzione della violenza di genere e degli abusi nei confronti delle fasce deboli. Si allega alla presente a) Protocollo d’intesa interistituzionale per la promozione di strategie condivise finalizzate alla condivisione e al contrasto delle violenze e degli abusi “Non Aver Paura!”; b) Addendum a firma del Prefetto di Viterbo
  • Il 16/11/2017 presso la Prefettura di Potenza per realizzare “un effettivo godimento dei diritti di cui sono portatori alla luce del loro superiore interesse”, è stato firmato il protocollo d’intesa territoriale che riguarda i Minori Stranieri Non Accompagnati durante la loro permanenza nelle strutture di prima accoglienza, come riconoscimento della Buona pratica realizzata nei Comuni di Potenza, Rapone e San Fele. Hanno firmato il documento il Prefetto, la Presidente del Tribunale per i minorenni, il Questore e i rappresentanti di altre istituzioni.
  • Eurisa con delibera dell’1/08/2018 del CD è Membro della Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo(RIDE-APS), capofila italiano della Fondazione Anna Lindh, http://ride.mediper.eu/it/chi-siamo/membri. La Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo Associazione di Promozione Sociale RIDE -APS, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), riunisce associazioni ed enti pubblici e privati (profit e no-profit) e opera al fine di realizzare i principi della Carta delle Nazioni Unite e, a livello europeo, e gli obiettivi del partenariato euro-mediterraneo contenuti nella Dichiarazione di Barcellona del novembre 1995, coerentemente con gli obiettivi della “Fondazione Euro-mediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture” (FAL, o secondo la dicitura inglese Anna Lindh Foundation-ALF) della quale la RIDE-APS si costituisce come “Rete Italiana”.
  • Il 30 agosto 2018 ha firmato un Protocollo di Intesa con BE FREE Cooperativa Sociale contro Tratta, Violenza, Discriminazioni per la promozione dello scambio di competenze e lo sviluppo di strumenti innovativi tra i partner, al fine di far fronte in modo integrato al complesso fenomeno della violenza sulle donne
  • Nell’ambito del progetto n. 1288 C.I.A.O. (Comunità Integrazione l’Accoglienza Ospitalità) a valere sul Fondo FAMI 2014/2020, Obiettivo Specifico 1 Asilo, Obiettivo nazionale 1 Accoglienza/Asilo – lett. e – “Qualificazione del sistema nazionale di prima accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)” dal 1° settembre 2016 in partenariato con:
  1. UNHCR (United Nations High Commissioner for Refugees / Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), collabora nella strutturazione dei servizi d’informazione e supporto legale per la domanda di riconoscimento di protezione internazionale ai MSNA accolti e a tal fine, condivide l’elaborazione di materiale informativo e di promozione di buone prassi per la determinazione del migliore interesse del minore
  2. OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) che affianca gli operatori della SCS Eurisa durante le fasi progettuali, attiva tutte le iniziative e mette in moto tutte le procedure utili per il ricongiungimento familiare, la tratta degli esseri umani e gli aspetti psicosociali riguardanti i minori stranieri non accompagnati.
  3. Save the children: la collaborazione è continua e costante in quanto si sviluppa attraverso il diretto affiancamento degli operatori della SCS Eurisa nella struttura e con il trasferimento di buone pratiche partecipative, che saranno utilizzate dagli operatori stessi nell’ambito dell’attuazione delle azioni a favore dei MSNA.
  4. Il 15 gennaio 2019 ha firmato un Protocollo di Intesa con il CUD CNR Comitato Unico di Garanzia del Consiglio Nazionale delle Ricerche per la promozione dello scambio di competenze e lo sviluppo di strumenti innovativi tra i partners e per far fronte in modo integrato al complesso fenomeno della violenza sulle donne. Si propone, inoltre, di favorire l’uguaglianza sostanziale nel lavoro tra donne e uomini e di garantire pari dignità sul posto di lavoro a tutte le categorie sottorappresentate, individuando ogni forma di discriminazione diretta ed indiretta che ne ostacoli la piena realizzazione.

5.Informazioni sulle strutture e servizi offerti

  • Felix fenix

La prima struttura avviata nel 2020, denominata Felix fenix, è ubicata in Località Prato Coluzzo a Civitella Cesi frazione di Blera nell’ex Etrusca country, in un’area di 6 ettari di terreno con diversi immobili e annessi agricoli, dove sono presenti ulivi, alberi da frutta, un orto di 300 mq, 9 stalle per cavalli, pecore e capre, un pollaio con oltre 20 galline livornesi e una struttura che sarà adibita per la trasformazione dei prodotti agroalimentari.

Il corpo principale, già in precedenza utilizzato per accogliere donne immigrate vittime di violenza e/o tratta, quindi attrezzato e ammobiliato, risponde ai requisiti di idoneità per attività socio-assistenziali ed è un edificio che si sviluppa su più piani.

La cucina e le stanze dedicate ai servizi comuni si trovano al piano seminterrato, conforme all’abitabilità e con una superficie luce molto ampia.

Al piano terra abbiamo una postazione desk, una sala polivalente per attività ludiche, una stanza per il personale, un ufficio e 7 miniappartamenti, bilocali con servizi, con entrata indipendente. Questi saranno così destinati: 4 miniappartamenti saranno destinati ad accogliere madri con figli o dedicati ad accogliere adulti in percorso di semiautonomia, e 3 resi utilizzabili come struttura ricettiva; la palestra e una sala polivalente destinata ad attività di studio e per eventuali colloqui con i familiari, occuperanno gli ultimi due miniappartamenti presenti.

Le sale polivalenti saranno mesi a disposizione per le attività del centro diurno, che la struttura intende mettere a disposizione delle strutture assistenziali locali.

Al primo piano vi sono 5 stanze, tutte munite di bagno completo proprio e 13 posti letto. Questo piano è dedicato alla zona notte.

Di seguito per brevità indicheremo questo ‘complesso residenziale socio-assistenziale come ‘comunità’.

All’interno della proprietà vi è una piscina, una stalla, fienili e magazzini.

L’area di pertinenza degli edifici dispone già di una recinzione che permette di gestire la sicurezza e il controllo degli ospiti. Una parte del terreno nei pressi della struttura principale è occupato da un orto.

Nell’ambito del progetto la SCS Eurisa intende realizzare un campo sportivo multifunzione, che possa essere all’occorrenza, da calcio, pallavolo e basket ed ha allestito una delle sale disponibili a palestra. Terreni agricoli, boschi e sorgenti naturali completano la struttura ospitante.

Nella nostra struttura adibita a gruppo appartamento e comunità filtro ogni persona riceve un servizio che è disegnato per incontrare i suoi bisogni individuali nella maniera più appropriata; garantisce con continuità e stabilità cura e sostegno, consentendo promuovendo il contatto e l’interazione con la propria rete familiare e sociale; rispetta e riconosce la riservatezza e dignità, offre ambiente sicuro e stimolante che tiene conto di bisogni sociali come la disabilità; incoraggia loro alla capacitazione (imparare/facendo) e affermazione, promuove all’autonomia e sostiene loro nella pianificazione di una vita indipendente.

La nostra comunità ha un funzionamento permanente nell’arco delle 24 ore, per l’intera settimana e per tutto l’anno, non accoglie minori con problematiche psichiatriche e garantisce i seguenti servizi:

  • Assistenza tutelare diurna e notturna
  • Somministrazione pasti
  • Sostegno educativo all’inserimento scolastico
  • Organizzazione in assistenza il tempo libero (Pet Therapy, ippoterapia, attività sportive, ricreative e culturali)
  • Organizzazione di corsi di formazione su professioni agricoli, agroalimentari, artigianali e nel settore turistico
  • Organizzazioni di attività di gestione e cura della struttura e delle sue pertinenze. Diamo un grande valore al coinvolgimento della partecipazione dei minori alla organizzazione svolgimento delle attività quotidiane come occasioni educative, sostegno psicologico, diagnosi pedagogica, percorsi di pedagogia clinica, valutazione psicodiagnostica.

 

  • Felix fenix 2

Il 1° luglio 2023 è stata avviata la seconda casa-famiglia a Montalto di Castro denominata, nel segno della continuità e del format da tutti apprezzato, Felix fenix 2.

Questa è una comunità socioassistenziale per minori, con età compresa tra i 12 e i 18 anni, completamente innovativa, caratterizzata dalla convivenza di un gruppo di 8 minori con un’equipe di operatori professionali che svolgono attività con finalità educative e sociali assicurate in forma continuativa durante tutto l’arco dell’anno.

Il servizio offre appoggio ed accoglienza ai minori là dove la famiglia è temporaneamente in disagio o in difficoltà nel realizzare o riorganizzare la propria vita familiare.

La SCS Eurisa si propone di offrire un ambiente familiare e un percorso costruttivo e integrativo, attraverso un programma che mira a:

  • Dare ospitalità immediata ai minori per i quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente impossibile, compatibilmente con l’organizzazione della struttura, con la positiva valutazione dell’equipe socioeducativa e con i bisogni e le potenzialità dei minori;
  • Offrire ai minori un servizio in grado di accompagnarli e supportarli nella realizzazione di un progetto socio-relazionale volto alla crescita e all’autonomia;
  • Far sperimentare agli ospiti la quotidianità di uno spazio privilegiato di crescita, relazione e sviluppo della persona;
  • Ricercare e valutare le eventuali opportunità formative e sociali presenti all’interno del contesto sociale di appartenenza;
  • Coinvolgere nel percorso la famiglia e gli altri servizi rivolti ai minori per implementare le risorse individuali, familiari e sociali del giovane;
  • Privilegiare la dimensione del piccolo gruppo che permetta la creazione di un clima di calore e familiarità non sostituendosi alla famiglia;
  • Predisporre ed attuare un piano educativo individuale che risponda ai bisogni specifici dell’adolescente, utilizzando le risorse a disposizione;
  • Progettare e sviluppare percorsi educativi, formativi e lavorativi, volti all’acquisizione di competenze specifiche utili allo sviluppo del senso di responsabilità e alla progressiva autonomi;
  • Fornire ai minori strumenti ed occasioni qualificate per approfondire e rielaborare la propria storia personale e familiare, al fine di permettere la definizione comune di percorsi di vita possibile;
  • Garantire e mediare, in accordo con il Tribunale dei Minori e i Servizi Sociali, le relazioni fra il minore e la famiglia;
  • Raccogliere informazioni che permetteranno al giudice, in fase conclusiva, di prendere la decisione più adeguata ai bisogni educativi e al Superiore Interesse del Minore;
  • Sviluppare relazioni e contatti con le diverse realtà utilizzando le risorse messe a disposizione dalla rete sociale del territorio;
  • Attivare servizi utili di supporto dell’adolescente, una volta dimesso dalla comunità per rientrare nel proprio nucleo familiare o iniziare un percorso di autonomia;
  • Reintegrare il minore con successo nel proprio contesto sociale di vita;
  • Aiutare il minore nell’assolvimento del proprio obbligo scolastico, attraverso il lavoro di rete con i Servizi Scolastici e l’individuazione dell’iter formativo più adatto per ciascuno;
  • Stimolare il minore a un uso attivo e proficuo del tempo libero, proponendo attività ludiche, culturali e sportive appropriate e ricercando nel territorio eventuali risorse per incentivare la sua socializzazione;
  • Favorire lo sviluppo delle capacità e delle potenzialità del minore.

La struttura è ubicata in Via Salari, 9 nel cuore della città di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.

l corpo principale, attrezzato, ammobiliato e rispondente ai requisiti di idoneità per attività socioassistenziali, è un edificio che si sviluppa su più piani.

Al piano terra abbiamo una postazione desk, due bagni, un salone polivalente e la cucina.

Al piano superiore sono presenti 3 stanze che ospitano 8 posti letto, 2 bagni completi di tutti gli accessori, una stanza per il personale e per colloqui.

Il contesto territoriale è ricco e vivace e offre opportunità di creare le reti e relazioni per lo sviluppo e la crescita del minore.

Ai minori ospiti della struttura viene offerta l’opportunità di frequentare attività ludico ricreative, sportive e formative anche al di fuori della struttura e presenti sul territorio. La comunità dispone infatti di mezzi propri, utili al trasporto degli ospiti.

La Società Cooperativa Sociale EURISA garantisce un’assistenza H24, apertura tutto l’anno e un’equipe di professionisti specializzata: educatori, psicologi, mediatori culturali, animatori e operatori.

Referente (Responsabile delle strutture)

Izabela Soszynska

Cell. 333.819.0053

e-mail: soszynska.izabela@gmail.com

Pec: soszynska@pec.it

Destinatari 

SCS Eurisa sviluppa e realizza interventi a favore di minori con disagio il cui provvedimento può afferire all’area:

  1. Amministrativa civile: comprende minori vittime o cause di disagio sociale; si tratta di minori che vivono condizione di disagio all’interno del nucleo familiare d’origine e che per decreto del Tribunale di Minorenni vengono cautelativamente allontanati dal nucleo familiare per un determinato di tempo, generalmente fino a raggiungimento della maggiore età, o fino al 21º anno di età, se non è stato raggiunto un effettivo grado di autonomia personale. Il minore può essere dato in affidamento temporaneo a) dal servizio sociale locale, quando vi sia il consenso dei genitori o del genitore esercente la responsabilità genitoriale o del tutore e previo loro consenso, sentito il minore che ha compiuto gli anni dodici e che sia dotato di sufficiente capacità di discernimento. Il giudice tutelare (è un magistrato che ha il compito di sovrintendere alle tutele) del luogo ove si trova il minore rende esecutivo con decreto il provvedimento che dispone l’affidamento temporaneo emesso dal servizio sociale; b) dal tribunale per i minorenni, quando non vi sia il consenso dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale o del tutore.
  2. Penale: riguarda i minori sottoposti ai seguenti tipi di provvedimenti penali:
  • Misura cautelare con collocamento in comunità- Art 22. DPR 488/88- per minorenni provenienti dal CPA, dall’Istituto Penale Minorenni e della Libertà;
  • Sospensione del processo di messa alla prova- Art 28. DPR 488/88-con la predisposizione di un Progetto Educativo Individualizzato;
  • Misure di sicurezza di riformatorio giudiziario- Art 36. DPR 488/88- da eseguirsi nelle forme del collocamento in comunità per minorenni può accertata pericolosità sociale, anche in collaborazione con i servizi sanitari competenti.
  • Affidamento in prova al servizio sociale- Art 46 dell dell’ordinamento penitenziario- disposto dal Tribunale per i Minorenni a seguito di condanna, con la prescrizione del collocamento in comunità e l’esecuzione di un progetto educativo.

Si tratta di Minori/neomaggiorenni che fanno ingresso in comunità su assegnazione del CGM sottoposti ad un provvedimento giudiziario penale che determina uno stato di limitazione della libertà personale. Pertanto, la dimensione comunitaria, che per sua natura è connotata da diversificati e costanti rapporti con l’esterno, deve tenere conto delle limitazioni derivanti dalla natura giuridica dei provvedimenti, adeguando la gestione del minore, e la sua partecipazione alla vita comunitaria fuori e dentro la struttura, alle specifiche prescrizioni normative di ordine generale ed a quelle contenute nei provvedimenti di affidamento. In questo contesto il ruolo dell’operatore della comunità si rivela centrale, in quanto assicura da un lato la corretta esecuzione della misura penale disposta e, dall’altro, garantisce la tutela dei diritti e delle istanze evolutive del minore. Dopo l’inserimento viene proposto al minore /giovane di effettuare una valutazione psico-diagnostica specificandone le finalità e le modalità, l’assenza di obbligo e che quindi la somministrazione di test (trattasi di test di personalità) viene effettuata solo con il consenso spontaneo. Il minore/giovane viene altresì edotto che può ritirarsi dalla valutazione psico-diagnostica dallo stesso psicologo che l’ha effettuata con la quale il minore/giovane può approfondire eventuali tematiche.

  1. Servizi di accoglienza in favore di Minori Stranieri Non Accompagnati:

Il 22/01/2019 con Decreto n. 1133/2019 il Ministero dell’Interno ha approvato e finanziato il progetto n. 1458 SIPROIMI – MSNA (Sistema di Protezione per titolari di protezione Internazionale e Minori stranieri non accompagnati)  del Comune di San Severino Lucano di cui Ente attuatore è l’ATS SCS Eurisa (Capofila) e l’Università Popolare del Pollino (partner), a valere sul “Fondo” (FNPSA) al fine di assicurare a 25 Minori Stranieri Non accompagnati una qualificata ospitalità, garantendo un complesso di servizi con una più strutturata assistenza sul territorio tale da favorire percorsi di autonomia.

Nell’accoglienza dei MSNA, tutte le attività svolte dalla SCS Eurisa sono mirate a creare percorsi individualizzati di crescita, formazione e di inserimento sociale.

L’obiettivo che persegue la Cooperativa sociale Eurisa per ciascuno di loro, è che, al compimento della maggiore età, i ragazzi abbiano appreso una professionalità, siano avviati al lavoro e abbiano le possibilità di vivere in una casa dove costruire la loro vita di adulti.

Inoltre, fornisce consulenza, informazioni e supporto in merito alla normativa e alle procedure amministrative sull’immigrazione e l’asilo, orientamento ai servizi sul territorio e accesso alle prestazioni sociali.

Contenuti pedagogici

L’obiettivo generale, oltre alla soddisfazione dei bisogni primari è quello del contenimento affettivo all’interno della dimensione familiare, per far sì che il minore sperimenti un ambiente su misura e un clima di fiducia reciproca.

La stabilità delle relazioni e del ritmo della vita quotidiana consentono al minore di conoscersi di aprirsi al mondo. Al centro vieni messo il minore, con rispetto per la sua storia, per favorire lo sviluppo della sua identità e la sua capacità di esprimersi e relazionarsi con gli altri. Fondamentale anche assecondare la sua crescita aumentando la l’autostima, l’autonomia, il senso di responsabilità e valorizzando le sue risorse personali, accogliere e confrontarsi sulle richieste.

  1. Figure professionali coinvolte e organizzazione del servizio

L’equipe educativa è costituita dalle seguenti figure professionali: Psicologo, educatore professionale, assistente sociale, animatori, mediatore interculturale, ausiliario.

La formazione e il life-long learning sono punti fondamentali della nostra equipe.

Inoltre, una persona per l’aiuto domestico è presente alcune mattine alla settimana. L’equipe, oltre che occuparsi di gestire direttamente la famiglia, si riunisce per valutare gli inserimenti, per valutare le osservazioni iniziali estendere il PEI che verrà poi rivalutato periodicamente; da tali valutazioni si passerà a programmare i conseguenti interventi educativi. Compito dell’equipe è anche tenere rapporti con i servizi sociali e collaborare con essi per il progetto sul minore, valutare e preparare, sempre insieme ai servizi sociali, le eventuali dimissioni o il passaggio ad altre realtà. Il lavoro di equipe viene registrato e archiviato periodicamente, oltre che nella cartella personale del minore, per quello che riguarda i singoli minori, anche un registro degli incontri, che serve agli operatori a monitorare la vita della comunità.

Altri strumenti di monitoraggio, passaggio consegne tra operatori e di controllo sono: registro presenze, raq, registro pasti, registro PC-HACCP, cuavs, schede di controllo.

Le figure che compongono l’équipe educativa sono: direttore responsabile, coordinatore, educatori, operatori di comunità, O.S.S., psicologo.

Gli operatori/animatori hanno ruolo che può essere genericamente definite di “adulto” e svolgono funzioni di ascolto, sostegno e guida: lo strumento centrale del lavoro è quello di valorizzare le relazioni autentiche e trasparenti, che producano e accompagnino i processi di autoconoscenza e sviluppo dei minori. L’operatore cura lo sviluppo psico-fisico, sociale del minore, svolge funzioni orientative e regolative, collabora con il responsabile e il coordinatore nella programmazione nel coordinamento delle attività formative ed educative per i minori, valorizza la vita di gruppo come opportunità per l’apprendimento sociale e comunicativo, vigila e presta assistenza ai minori. Nella condivisione delle giornate fatte di lavori, di svago, di momenti di gruppo e confronti personali con gli adolescenti, l’educatore si propone come riferimento coerente e concreto dei valori che indica ai ragazzi.

Il coordinatore ha una funzione di riferimento, di supervisione e di cura per l’equipe educativa per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e gli aspetti pedagogici. È il referente e il garante del progetto educativo individualizzato di ogni minore accolto insieme all’equipe, promuove e sostiene i legami con il territorio, cura i rapporti con le famiglie. Assieme al responsabile contribuisce all’organizzazione generale della comunità.

È il riferimento ultimo della struttura e il responsabile complessivo dell’esperienza. È il responsabile garante della continuità e dello stile che contraddistingue la comunità, a cui periodicamente richiama l’equipe educativa. È compito del coordinatore valutare gli accessi in comunità e le eventuali dimissioni, in collaborazione conigli educatori e le autorità competenti. Ha attitudini e competenze di natura gestionale, tiene i  rapporti con il Cda della cooperativa, coordina gli operatori della struttura, promuove progetti di formazione e aggiornamento del personale e adotta opportune iniziative per la loro realizzazione, controlla che siano tenuti aggiornati dagli operatori il registro presenze minori e le cartelle personali, coordina e controlla le gestione della struttura delle sue attività, cura il buon andamento della vita comunitaria, cura rapporti con i servizi sociali quel tribunale per i minorenni.

Lo psicologo a disposizione dell’équipe per le supervisioni educative in caso di necessità svolge colloqui con i minori accolti in comunità.

L’equipe psico-educativa rispetta le regole del codice deontologico che si è data. Le regole del codice sono vincolanti per tutti gli operatori nella casa-famiglia che, a qualsiasi titolo, entra in contatto con i minori ospiti della comunità. Dopo l’inserimento viene proposto al minore/giovane di effettuare una valutazione psicodiagnostica specificandone le finalità e le modalità, l’assenza di obbligo e che quindi la somministrazione di test (trattasi di test di personalità) viene effettuata solo con il consenso spontaneo. Il minore/giovane viene altresì edotto che può ritirarsi dalla valutazione in qualunque momento. Al minore/giovane viene data restituzione verbale della valutazione psico-diagnostica dalla stessa psicologa che l’ha effettuata con la quale il minore/giovane può approfondire eventuali tematiche

  1. Il P.E.I. Progetto educativo individuale e cartella personale, modalità di ammissione e dimissione del minore

Ogni minore ha la propria cartella contenente dati personali, amministrativi, sanitari sociali e psicologici e il P.E.I. (Progetto Educativo Individuale). Inoltre, contiene anche le parcelle, disegni, le foto, e ciò che è stato prodotto dal minore durante la sua permanenza nella comunità familiare; questo per creare continuità nella sua “storia” e condivisione anche quando la sua situazione dovesse cambiare.

Un progetto educativo individuale, concordato con il servizio sociale sulla base di inquadramento fisico, psicologico e sociale congiunto del minore, è la base per l’inserimento nella casa-famiglia e andrà a costruire le finalità e gli obiettivi dei servizi e delle attività erogati. Questo Progetto Educativo Integrato individuale è parte integrante di una Cartella Personale per ogni minore accolto in cui saranno costantemente annotate tutte le notizie e dati riguardanti il minore stesso e in particolare:

  • i necessari dati anagrafici;
  • il nominativo e recapito telefonico dell’ente che ha effettuato l’inserimento;
  • il nominativo del medico di base;
  • i movimenti temporanei che comportino eventuali pernottamenti all’esterno della comunità;
  • le eventuali visite ricevute e ogni altra informazione significativa.

A questo proposito la struttura è in grado anche di rispondere adeguatamente gli obblighi informativi verso la Regione, Istat relativi all’aggiornamento annuale della Banca dati, ai dati richiesti dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni attraverso i controlli semestrali della Polizia di Stato.

Quando perviene la richiesta di ammissione, l’équipe educativa valuta l’opportunità del nuovo inserimento, tenendo presenti sia la necessità del minore che la tipologia del gruppo già residente.

All’inizio dell’inserimento si procede alla costruzione del P.E.I. sulla base:

  • Dell’osservazione del minore da parte dell’equipe
  • Dell’analisi dei dati raccolti con i servizi sociali
  • Della valutazione dei comportamenti delle aree: cognitiva, emotiva, relazionale, dell’autonomia.

La SCS Eurisa predispone, quindi, strategie educative idonee ad aumentare il benessere del minore e il suo progresso nelle aree osservate. Il P.E.I. viene periodicamente verificato dall’equipe e opportunamente modificato in relazione ai cambiamenti osservati nel minore. Il periodo di permanenza, le dimissioni, il passaggio ad altre realtà sono valutate con l’equipe e i Servizi Sociali e le ammissioni e le dimissioni dei minori accolti nella struttura vengono effettuati di concerto con i Servizi Sociali di riferimento.

L’ammissione avviene su proposta del Servizio Sociale che ha in carico il minore, sulla base di inquadramento preliminare e la sua condizione fisica, psicologica e sociale alle quali segue un’individuazione dei bisogni e delle necessità a cui rispondere.

Verificata la compatibilità del minore al progetto generale della comunità Felix fenix, il Servizio Sociale inviante procede, congiuntamente con la struttura alla delineazione di un programma educativo individualizzato (PEI). Tale programma individualizzato prevede, anche se in prima ipotesi, gli obiettivi da raggiungere, i contenuti e le modalità d’intervento, la durata temporale dell’inserimento del minore nella comunità e gli obiettivi perseguiti. Una serie di incontri con il minore e, se presente partecipa al progetto individualizzato, con la sua famiglia permetteranno di mettere a punto le condizioni preliminari all’inserimento del minore nella comunità. Periodicamente in maniera programmata si procederà insieme al servizio sociale inviante, a monitorare l’inserimento del minore, i processi fisiologici, psicologici ed educativi in corso e i risultati progressivamente acquisiti. A termine del progetto individualizzato, o accertata l’inopportunità di procedere con la dimissione della struttura, in accordo con il servizio inviante, si procederà alla dimissione del minore di concerto con i Servizi Sociali e con la famiglia, se presente al progetto.

Documenti

Con la richiesta di ammissione è necessaria una relazione sul minore che comprenda: anamnesi familiare, profilo psico-pedagogico, stato di salute, le copie dei decreti del T. M.

All’inserimento devono essere consegnati:

  • Dati dell’ente affidante (con indicazione del referente per le urgenze), dati dell’ente contribuente con impegnativa del pagamento della retta giornaliera
  • Regolamentazione dei rapporti con la famiglia di origine,
  • Certificato di nascita, residenza, stato di famiglia, certificato di identità e codice fiscale, tessera sanitaria e certificato delle vaccinazioni.

Sono previsti inserimenti di urgenza sulla base della richiesta dell’Autorità Giudiziaria e il Tribunale per i Minorenni. In tal caso l’inserimento è immediato.

Regole della vita comunitaria

Le regole della vita della Comunità vanno intese come un’occasione di crescita e di sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale del minore accolto e non come strumento educativo coercitivo o di controllo dei comportamenti.

In questa prospettiva, i minori accolti sono accompagnati all’elaborazione delle seguenti regole:

  • Rispetto delle persone delle cose che le circondano
  • Partecipazione alla vita comune
  • Esecuzione dei propri impegni personali.

Ciò vuol dire che, oltre ciò che verrà disposto specificamente nei Progetti Educativi Individualizzati, concretamente, per tutti:

  • È assolutamente vietata e aborrita la violenza, e il danneggiamento volontario delle cose
  • È condizione imprescindibile per la permanenza nella struttura la partecipazione agli impegni e all’attività della vita comune
  • È importante l’esecuzione dei propri impegni personali stabiliti nel proprio Progetto Educativo Individualizzato
  • È vietato fumare all’interno della comunità, introdurre sostanze stupefacenti e oggetti non consentiti
  • È vietato procurarsi tatuaggi e farne ad altri ospiti della struttura.

La programmazione educativa, definendo i tempi, le modalità, gli strumenti, la documentazione e la verifica delle attività, realizza le finalità del progetto educativo. La programmazione educativa è il compito dell’equipe nella specificità delle competenze professionali.

Nel momento dell’inserimento, il personale presenta agli utenti le linee generali della programmazione educativa, il regolamento comunitario, le modalità dei contatti con i familiari e la fase di inserimento che prevede assenza di contatti per la prima settimana, salvo disposizioni scritte dell’Ente inviante. I familiari possono richiedere al coordinatore informazioni sullo stato di salute del minore attraverso telefonate al coordinatore con le modalità indicate dallo stesso.

Utilizzo di arredi e suppellettili personali

Ai minori accolti sarà garantito l’utilizzo di arredi e di suppellettili personali, significativi dal punto di vista affettivo e storico per la persona, che potranno essere utilizzati secondo modalità e limiti determinati dagli effettivi spazi disponibili a ciascun minore. In ogni caso questi arredi e suppellettili non potranno essere sostitutivi degli arredi e suppellettili messi a disposizione dalla struttura, e non dovranno presentare rischi per l’incolumità del minore stesso, come delle altre persone e dell’abitazione.

Modalità di accesso di soggetti esterni alla struttura (parenti, volontari, ecc.)

I parenti del minore accolto potranno accedere alla struttura, secondo quanto stabilito nel regolamento della casa-famiglia, a seguito di appuntamento e, di norma preferibilmente nei festivi. Le visite sono settimanali e della durata di un’ora salve diverse decisioni illecite dell’equipe psico-educativa, determinate dalla storia personale del minore. I volontari e/o altro personale di servizio civile, volontario o con qualsiasi altra forma è di collaborazione, potrà accedere alla struttura secondo quanto concordato con il coordinatore delle attività, a seguito di una formazione interna specifica messa a punto di comune accordo con lo stesso coordinatore.

Attività servizi garantiti richiesta non ricompresi nella retta

Nell’eventualità si rendessero necessarie altre spese straordinarie relazione di avvenimenti non coerenti con la vita della comunità, non programmate né previste, o interventi, terapie e/o trattamenti specialistici, protesi, attrezzi speciali, spese di rilascio documenti, libri scolastici della scuola secondaria superiore, queste spese potranno essere anticipate dalla struttura, previa autorizzazione del Servizio Sociale dell’ente inviante e corrispettivo rimborso a fronte di note giustificative.

Vita quotidiana

L’organizzazione della vita quotidiana della casa è in base alle diverse esigenze di ognuno, e quindi scandita dai diversi impegni scolastici e del tempo libero. L’aspetto ludico viene considerato elemento importante per la crescita, qui si creano nella giornata opportunità di gioco sia individuale che organizzato, anche con apertura alle possibilità che il territorio offre. Si valorizza l’attività manuale creativa quale momento di espressione non verbale.

Un momento di particolare importanza è quello della cena, in cui tutta la comunità familiare si ritrova e vive un momento comune di condivisione della giornata. Le vacanze estive, le gite durante l’anno, le giornate di festa sono vissute come momenti sereni in cui rinsaldare le relazioni e creare un clima di dialogo e di confidenza.

Nella quotidianità l’operatore attraverso la propria attività provvede a supportare i minori ospiti nella cura della propria igiene personale, degli spazi di convivenza interni alla struttura, responsabilizzare i minori affidando loro compiti collaborazione nei momenti di convivialità e aggregazione, svolgere le mansioni di organizzazione pratica interna della Comunità, adeguarsi alle necessità del minore in modo da favorire una sana crescita psico-fisica, supporto scolastico e rapporti ordinare con la scuola.

Intendiamo rivolgere ai minori nella nostra comunità percorsi di orientamento scolastico e professionale in maniera continuativa.

 

  1. Accoglienza minori/giovani sottoposti a provvedimenti penali

I minori che fanno ingresso in comunità su assegnazione del CGM sono sottoposti ad un provvedimento giudiziario penale che determina uno stato di limitazione della libertà personale.

Pertanto, la dimensione comunitaria, che per sua natura è connotata da diversificati e costanti rapporti con l’esterno, deve tenere conto delle limitazioni derivanti dalla natura giuridica dei provvedimenti, adeguando la gestione del minore, e la sua partecipazione alla vita comunitaria fuori e dentro la struttura, alle specifiche prescrizioni normative di ordine generale ed a quelle contenute nei provvedimenti di affidamento. In questo contesto il ruolo dell’operatore della comunità si rivela centrale, in quanto assicura da un lato, la corretta esecuzione della misura penale disposta, e dall’altro garantisce la tutela dei diritti e delle istanze evolutive del minore.

Dopo l’inserimento viene proposto al minore /giovane di effettuare una valutazione psico-diagnostica specificandone le finalità e le modalità, l’assenza di obbligo e che quindi la somministrazione di test (trattasi di test di personalità) viene effettuata solo con il consenso spontaneo. Il minore/giovane viene altresì edotto che può ritirarsi dalla valutazione psico-diagnostica dallo stesso psicologo che l’ha effettuata con la quale il minore/giovane può approfondire eventuali tematiche.

 In questa logica vengono applicate le seguenti procedure:

  • Contatti con l’esterno.
  1. I contatti con l’esterno del minore devono essere controllati e disciplinati nel rispetto delle prescrizioni legate allo stato cautelare.

Il minore in misura cautelare ha il diritto di effettuare dei colloqui con i propri familiari secondo il regolamento comunitario, salvo esplicito divieto dalla parte dell’A.G. M. competente. Per motivi di cautela è consigliabile permettere l’accesso ai colloqui ai soli genitori e agli eventuali fratelli e sorelle (accompagnati dai primi se minorenni), previo accertamento delle identità dei visitatori attraverso il controllo dei documenti. Naturalmente, il minore può ricevere la visita del proprio avvocato (concordandone i tempi con il responsabile di struttura, resta ferma la regola dell’accertamento di identità al momento del colloquio), dell’Assistente Sociale U.S.S.M. referente e di quella dell’Ente locale di riferimento. Per le visite di altri familiari e/o di persone ritenute significative del minore o dalla stessa famiglia è necessario che il minore presenti apposita istanza di autorizzazione. In tali casi è consigliabile segnalare tale richiesta per le vie brevi all’assistente sociale. In caso di autorizzazione resta ferma la regola dell’accertamento di identità al momento del colloquio. Per i minori che svolgono attività formativa, di studio o lavoro, articolata su tutti i giorni feriali è preferibile lo svolgimento dei colloqui nei giorni festivi, salvo esigenze particolari che possono essere rappresentate da parte delle famiglie. Altrimenti il giorno di visita è di norma nei giorni festivi.

  • Durata della visita un’ora.

La comunità garantisce uno spazio adeguato ai colloqui e, nel rispetto e applicazione della normativa legata all’emergenza COVID. E’ necessario chiarire preventivamente ai familiari questa regola, al fine di evitare la possibilità che dei visitatori in soprannumero non possano accedere al colloquio creando turbativa alla vita comunitaria e all’organizzazione della giornata. Il denaro e gli eventuali oggetti, capi di vestiario, generi alimentari confezionati, che i visitatori vogliono lasciare al minore, vanno consegnati all’educatore di turno prima del colloquio. Il denaro viene depositato in luogo sicuro, e registrato sull’apposito modello. Gli altri oggetti consentiti, una volta controllati, qualora risultino conformi al regolamento comunitario, possono essere consegnati al minore. Le visite sono supervisionate dall’operatore al fine di migliorare lai qualità del rapporto e verificare il rispetto di eventuali divieti. La comunità non provvede all’acquisto di sigarette per i minori.

  • Corrispondenza epistolare

Il minore può corrispondere con l’esterno, salve espliciti divieti da parte dell’AGM. In tutti casi si ritenga di avere perplessità sui destinatari o i mittenti della posta spedita e ricevuta dal minore, sarà cura della SCS Eurisa segnalare all’assistente sociale U.S.S.M. l’attività di corrispondenza al fine di valutare congiuntamente la coerenza rispetto agli obiettivi previsti dal PEI.

Modalità di partenza: Le buste in partenza saranno spedite esclusivamente attraverso il personale educativo che ne garantisce, in questo modo, un’opportuna verifica sui destinatari e mittenti.

Modalità di consegna: la posta in arrivo sarà aperta alla presenza del minore destinatario, esclusivamente al fine di verificare che nella busta non vi siano oggetti o sostanze non consentite dal regolamento comunitario (oggetti di valore, sostanza stupefacente in questo caso si attiva la procedura straordinaria, materiale porno pornografico etc). Lo stesso discorso vale per ingressi eventuali di pacchi.

Il responsabile della comunità nel caso abbia motivato sospetto che nella corrispondenza epistolare in arrivo o in partenza, siano presenti contenuti che costituiscono elementi di reato o che possano determinare pericolo per l’ordine e la sicurezza, trattiene la missiva, facendone immediata segnalazione per i provvedimenti del caso all’autorità giudiziaria competente. Il minore sarà immediatamente informato che la corrispondenza è stata trattenuta.

  • Comunicazioni telefoniche

Il minore, salvo espliciti divieti da parte dell’A.G.M, può comunicare telefonicamente dalla comunità con i genitori, ricevere telefonate, inoltre naturalmente con i propri avvocato e con l’assistente sociale referente, utilizzando le modalità tecnologiche disponibili (apparecchio fisso, cellulare della comunità). Per comunicare telefonicamente con altre persone è necessario che il minore chieda l’autorizzazione all’A.G.M., con apposita istanza scritta indicando il numero telefonico richiesto, le persone a cui deve telefonare, le motivazioni dell’istanza. Le telefonate in entrate e uscita saranno definite da un tempo massimo di conversazione telefonica e sarà cura dell’operatore di turno verificare che il numero telefonico composto sia effettivamente corrispondente a quello delle persone con le quali il minore può comunicare. La composizione del numero telefonico, per le telefonate in uscita, è sempre a cura dell’educatore. Le telefonate con i familiari avvengono in viva voce al fine di migliorare la qualità del rapporto, e al fine di vigilare sul rispetto di eventuali divieti e/o restrizioni dell’AGM. È escluso l’utilizzo del cellulare all’interno della comunità da parte di tutti minori ospiti. Se il minore, soggetto a procedimento penale, ne è in possesso al momento dell’ingresso, sarà cura della struttura depositarlo subito tra gli oggetti non consentiti e consegnarlo alla famiglia alla prima occasione utile.

  • Tenuta denaro e oggetti di valore

Al momento dell’ingresso, la comunità prende in consegna sia il denaro in possesso del minore che gli oggetti di particolare valore (che possono diventare altrimenti oggetto di furto o merce di scambio non consentiti all’interno della struttura) depositandoli in un luogo sicuro. Per la SCS Eurisa, comunque, preferisce restituire gli oggetti di valore alla famiglia alla prima occasione utile, redigendo apposito verbale di restituzione. Le somme a disposizione dei minori e le loro spese saranno, dove possibile, documentate in appositi registri. Gli educatori organizzeranno situazioni opportune per far accedere i minori alla gestione del proprio denaro attraverso istanze: tale meccanismo ha forte valenza educativa e responsabilizzante.

  • Ammissioni prodotti alimentari dall’esterno.

La comunità provvede a tutte le necessità dei minori ospiti, tra cui quella di garantire un’alimentazione sana e adeguata all’età dei ragazzi. I pasti principali sono quattro (colazione, merenda, pranzo, cena). Nel caso in cui i familiari ammessi a colloquio chiedano di portare generi alimentari ai minori ospiti, sono ammissibili, per ovvi motivi di igiene, solo cibi e bevande confezionati (merendine, succhi di frutta, ecc.) e in quantità fissate, nel massimo regolamento comunitario, tenendo presente che le comunità sono soggette a periodici controlli ispettivi da parte dell’Asl e devono rispettare la normativa HACCP. I generi alimentari introdotti all’esterno, pertanto, devono essere consumati nell’arco di pochi giorni, confezionati e controllabili rispetto alla scadenza. L’ingresso di cibi preparati dagli stessi familiari è sconsigliato in quanto in caso di intossicazione alimentare la responsabilità ricade comunque sulla comunità.

  •  Sarà cura della SCS Eurisa di vigilare sul comportamento del minore e attuare tutti gli interventi necessari per motivarlo ad un’adesione delle regole comunitarie.

Affinché gli spazi di responsabilità dei minori possano rafforzarsi e maturare, essi saranno supportati da una organizzazione comunitaria che renda il più possibile esplicito e chiaro il contesto di regole con il supporto cui il minore è invitato a relazionarsi.

Sarà cura della SCS Eurisa di eseguire regolarmente azioni di controllo sugli effetti personali e sulla vita dei minori, al fine di accertare l’assenza di oggetti e/o sostanze non consentiti in comunità. Per lo stesso motivo anche al ritorno dagli eventuali rientri in famiglia famiglie è buona regola controllare i bagagli del minore.

I controlli sulla persona, se ritenuti necessari, devono e possono essere effettuati solo dalle Forze dell’Ordine. La comunità deve essere in grado di sottoporre i minori ospiti periodicamente, o in qualunque momento, se ne presenti la necessità a controlli tossicologici attraverso droga test (test istantaneo attraverso urine) o presso il SERT locale, in particolar modo per i minori già segnalati come consumatori di sostanze stupefacenti. I risultati dei controlli vengono segnalati all’USSM e CGM, e se ritenuto opportuno alle Forze dell’Ordine per eventuali controlli. In caso di risultati positivi che si ripetono, la comunità richiede il trasferimento del minore/ giovane. La comunità può anche utilizzare un laboratorio di analisi privata. Qualora i controlli tossicologici abbiano riscontro positivo, sarà cura della SCS Eurisa di:

  1. Effettuare immediati interventi di chiarificazione con il minore e comunicare tempestivamente all’Autorità Giudiziaria competente, all’ufficio del servizio sociale per i minorenni, al centro di giustizia minorile l’esito degli accertamenti, seguito nel più breve tempo possibile da una relazione dettagliata sugli interventi posti in essere;
  2. Prevedere a scopo di verifica, accertamenti tossicologi del minore a cadenza regolare, nelle settimane successive alla positività e comunicare l’esito a tutti gli interlocutori istituzionali.

Rientro in famiglia licenze permessi

La legge non prevede, in caso di misura cautelare la concessione di permessi. Malgrado ciò per esigenze particolari (funerali, malattie gravi in familiare, occasioni familiari particolari festività particolari, ecc. ) il minore può presentare apposite istanze di temporaneo rientro in famiglia. Tali rientri in famiglia, soprattutto nell’ambito di messa alla prova in comunità, saranno proposti all’interno del progetto individualizzato e hanno come scopo principale quello di far sperimentare al minore un’occasione di frequentazione familiare fuori della comunità, al fine di verificarne anche la tenuta e il livello di responsabilizzazione.

L’istanza di temporaneo rientro in famiglia sarà adeguatamente motivata con indicazione, nella previsione di uscita dall’abitazione familiare (es. Ricorrenze familiari, comunioni, ecc.) gli orari, luoghi e accompagnatori.

In ogni caso, per quanto concerne i precitati rientri, sarà cura della SCS Eurisa far sì che i minori si attengano alle prescrizioni impartite dall’AGM e sarà tenuto un comportamento assimilabile a quello intracomunitario. La comunità redige formale ‘atto di affidamento’ del minore ad almeno un suo familiare maggiorenne convivente attraverso la compilazione del modulo di uscita.

I minori sottoposti a misure di sicurezza di riformatorio giudiziario potranno fruire di licenze ai sensi e nei limiti previsti all’articolo 53 dell’ordinamento penitenziario e permessi solo in caso di imminente pericolo di un famigliare o per eventi di particolare gravità (Art 30 O.P.). Durante le licenze i predetti minori sono sottoposti a regime di libertà vigilata. I minori sottoposti a messa alla prova in comunità o alla misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, qualora il progetto preveda già l’autorizzazione a rientri periodici del minore in famiglia, presentano apposita istanza di autorizzazione solo per rientri straordinari.

10) Procedure straordinarie

  1. In caso di allontanamento arbitrario sarà cura della SCS Eurisa applicare le seguenti procedure:
  2. Comunicazione tempestiva alle forze dell’ordine locali ai fini del rintraccio, con descrizione del minore, degli indumenti che indossava al momento dell’allontanamento;
  3. Comunicazione dell’avvenuto allontanamento all’AGM competente, all’USSM, e al CGM. Alla comunicazione urgente deve seguire nel più breve tempo possibile una relazione dettagliata sulle modalità di allontanamento;
  4. Comunicazione dell’avvenuto allontanamento ai genitori o ai facenti funzioni genitoriali con invito a riaccompagnare il minore in comunità se dovesse tornare a casa, nel rispetto dell’ordinanza di collocamento in comunità;
  5. In caso di rientro, tempestiva comunicazione dell’avvenuto rientro, specificando se il rientro del minore è spontaneo o è avvenuto grazie al rintraccio da parte delle Forze dell’Ordine;
  6. Ove il minore allontanato abbia lasciato in deposito o abbandonato in comunità oggetti di valore, denaro, documenti, capi di vestiario e quant’altro, sarà cura della SCS Eurisa:
  7. raccogliere entro le 24 ore successive all’allontanamento e custodire in luogo sicuro i soldi, gli oggetti personali e i capi di vestiario appartenenti al minore;
  8. informare la famiglia del minore della presa in custodia degli oggetti del minore e successivamente convocare (dopo un ragionevole lasso di tempo che faccia ritenere che il minore non farà più rientro spontaneamente) un familiare dell’allontanato per la restituzione formale;
  9. qualora i familiari del minore non siano disponibili o abbiano degli impedimenti a raggiungere la comunità, sarà informato formalmente per iscritto l’AS USSM referente al fine di trovare congiuntamente soluzioni al problema della restituzione;
  10. in caso di indisponibilità o impedimento di familiare del minore e alla presenza in deposito di somme di denaro si può anche, dandone preventiva informazione alla famiglia, effettuare un vaglia postale intestato a uno dei genitori (il costo del vaglia sarà coperto, scalandolo dalla somma inviare)
  11. nell’ipotesi ingresso in altra struttura comunitaria o in IPM (nell’eventualità di un aggravamento di misura) nel minore allontanato, il CGM, provvederà ad avvisare la comunità che a quel punto, concorderà direttamente con l’Istituto penale per i minorenni o con l’altra comunità, la restituzione degli oggetti del minore.
  12. In caso di rinvenimento the oggetti non consentiti o sostanze stupefacenti/ alcoliche, di dubbia natura o provenienza devono essere applicate le seguenti procedure:
    1. Requisizione immediata;
    2. Custodia del materiale rinvenuto in luogo sicuro e non accessibile in busta sigillata con data del rinvenimento e firma dell’operatore che ha requisito l’oggetto;
    3. Segnalazione e consegna alle forze dell’ordine in caso di:
  13. Arma
  14. Sostanza stupefacente
  15. Oggetti di provenienza dubbia (soldi, oggetti di valore, documenti, etc)
    1. Adempimenti del caso (denuncia, verbale di consegna, richiesta di analisi tossicologica, a seconda dei casi);
    2. tempestiva comunicazione dell’AGM competente, all’USSM e al CGM, seguita nel più breve tempo possibile da una relazione dettagliata sulle modalità del rinvenimento, gli interventi posti in essere ed eventuali documentazioni;
    3. in caso di sostanza stupefacente, accertamenti tossicologici del minore presso il SERT locale nel più breve tempo possibile e comunque non oltre due giorni successivi al rinvenimento;
    4. in caso di rinvenimento di cellulari si applichi la procedura di requisizioni indicate nei punti precedenti. Il cellulare sarà riconsegnato alla famiglia redigendo apposito verbale di restituzione o tenuti in custodia fino alle dimissioni del minore.
    5. In caso di emergenza sanitaria o di atti autolesionistici devono essere applicate le seguenti procedure:
  16. intervento di primo soccorso da parte degli operatori della comunità;
  17. immediato accompagnamento al pronto soccorso di minori coinvolti per le cure sanitarie o richiesta dell’ambulanza nei casi più gravi;
  18. eventuale denuncia alle Forze dell’Ordine ove fossero state poste in essere comportamenti configurabili come reato (esempio aggressione, percosse, Lesioni, una rissa detenzioni dharma e quant’altro);
  19. tempestiva comunicazione alla famiglia, all’AGM competente, all’USSM e al CGM, seguita nel più breve tempo possibile da una relazione dettagliata sulle modalità dell’episodio, gli interventi posti in essere ed eventuale documentazione;
  20. nel caso di ricovero ospedaliero di urgenza, il minore sarà affidato al personale ospedaliero, informandolo dell’esistenza di una misura cautelare in atto. La comunità potrà richiedere all’AGM l’autorizzazione ed affidare temporaneamente il minore ai propri genitori per l’assistenza in ospedale, ove ne ricorrano le condizioni e vi sia la loro disponibilità, fino al momento delle dimissioni dalla struttura sanitaria. In assenza di tale opzione sarà cura del personale comunitario fornire il necessario sostegno al minore durante la degenza, nei tempi e nei modi più adeguai alle circostanze, informandone AGM, USSM e CGM.
  21. in caso di aggressione e/o rissa È consigliabile applicare le seguenti procedure:
  22. richiesta di pronto intervento da parte delle Forze dell’Ordine in caso di ingestibilità della situazione da parte degli operatori della comunità;
  23. intervento di primo soccorso da parte degli operatori della comunità;
  24. immediato accompagnamento al pronto soccorso dei minori coinvolti per le cure sanitarie o richiesta di ambulanza nei casi più gravi;
  25. eventuali denunce alle Forze dell’Ordine ove fosse stato posto in essere un comportamento configurabile come reato (aggressione che comporta percosse, lesioni, ecc., una rissa, detenzione d’arma, e quant’altro)
  26. tempestiva comunicazione all’AGM competente, USSM e al CGM, seguite nel più breve tempo possibile da una relazione dettagliata sulle modalità dell’episodio, gli interventi posti in essere ed eventuali documentazioni.
  27. In caso di comportamenti non conformi alla legge e/o ripetute gravi trasgressioni al regolamento interno:
  28. eventuale denuncia alle Forze dell’Ordine ove fossero state poste in essere comportamenti configurabili come reato;
  29. Comunicazione all’AGM competente, USSM e CGM, con relazione dettagliata sulle modalità comportamentali assunte dal minore, gli interventi posti in essere dalla comunità ed eventuali risposte del minore a tali interventi.

Programma benessere degli ospiti

  1. Incontri di gruppo più individuale almeno una volta al mese con la responsabile della struttura
  2. Accesso allo sportello ADVOCACY attiva l’interno della struttura (allegata locandina visibile agli ospiti nella bacheca comune)
  3. Uscita presso presidi naturalistici del territorio volta al mese
  4. Uscita presso presidi culturali una volta al mese
  5. Uscite per visite mostra spettacolo culturale secondo del rame disposizioni
  6. Uscite periodiche presso parchi nel tempo libero
  7. Attività sportiva non agonistica con operatori della struttura muniti di formazione specifica, almeno due volte la settimana per un’ora
  8. Facilitazione rapporti familiari amici come consentito dal piano personalizzato e quanto disposto dall’AG
  9. Incontra a carattere periodico con specialisti, (esempio nutrizionista, dentista, etc)
  10. Controlli periodici di carattere medico
  11. Accesso colloqui con la psicologa della struttura con cadenza settimanale
  12. Gruppo didattico al sostegno dell’acquisizione competenze linguistiche per minori stranieri in generale per tutti per il sotteso nello svolgimento dei compiti scolastici
  13. Laboratorio attività verranno scelti a cadenza settimanale: A titolo di esempio laboratorio musicale, educazione civica, laboratorio educativo.

 

  1. Standard di qualità dei servizi erogati 

Gli standard di qualità vengono definiti e verificati annualmente per ciascun servizio, in termini di efficienza ed efficacia.

Il monitoraggio della qualità erogata avviene per mezzo di un controllo di processo, integrato al sistema operativo, che consente di apportare, in tempi brevi, gli eventuali correttivi sia in termini quantitativi che qualitativi. Per rilevare la soddisfazione e il grado di qualità che percepiscono i cittadini fruitori dei servizi, la cooperativa svolge al termine di ciascuna delle attività indagini attraverso questionari di gradimento.

Il gradimento delle attività di comunicazione viene inoltre monitorato attraverso i social e attraverso il controllo delle visualizzazioni del portale.

Formazione del personale e valutazione del servizio sull’attività svolta

Ogni anno vengono attivati corsi oppure attività di aggiornamento rivolti al personale dipendente della SCS Eurisa e, nello specifico, vengono realizzati i seguenti corsi :

  • Formazione specifica in medio rischio 37 D.Lgs. 81/08 e accordo stato-regioni (8 ore)
  • Formazione generale art. 37 D.Lgs. 81/08 e accordo stato-regioni (4 ore)
  • Antincendio rischio medio ( 8 ore)
  • Corso per personale alimentare HACCP – Regione Basilicata (6 ore)
  • Preposti (8 ore)
  • Privacy (8 ore)
  • Primo soccorso (8 ore)

Dal 7 maggio al 31 luglio 2019, la SCS Eurisa ha ideato, progettato ed erogato il corso “Operatore dell’accoglienza” della durata di 120 ore, rivolto al proprio personale dipendente che lavora a Civitella Cesi – Blera (VT) – (Determinazione N. G16363 del 14/12/2018 della Regione Lazio (Avviso Pubblico pluriennale – “Crescita dell’adattabilità dei lavoratori attraverso la formazione continua” – Asse 3 – Istruzione e Formazione, priorità di investimento 10 iv, obiettivo specifico 10.4. Azione Cardine 20 Formazione Aziendale On Demand per i lavoratori – Determinazione Dirigenziale n. G04454/2016)

  1. Tutela della qualità e gestione dei reclami

La cooperativa risponde direttamente dei servizi prestati e di quanto indicato nella carta dei suoi servizi. Si impegna a gestire in modo semplice e rapido le procedure di reclamo. Le osservazioni, le comunicazioni e i reclami dovranno essere presentati, di norma, entro 15 giorni dal momento in cui l’utente ha subito un comportamento non consono. La cooperativa si impegna a rispondere, compatibilmente con le norme del D.L. 196/2003, immediatamente alle segnalazioni di più agevole definizione.  Per i reclami che non trovino, per obiettive ragioni, una soluzione immediata, la cooperativa si impegna a fornire una risposta scritta entro 15 giorni dalla presentazione.  Qualora la risposta sia interlocutoria o provvisoria conterrà anche i tempi previsti per le azioni correttive e pianificate.

I cittadini utenti possono presentare osservazioni, proposte o reclami comunicando attraverso: 

  • lettera in carta semplice indirizzata al responsabile di riferimento e inviata o consegnata alla segreteria della sede di Via Mariano Pieroni n 38 – 00049 Velletri (RM).
  • segnalazione telefonica al numero 333 81 90 053 oppur via e-mail: info@eurisa.it
  1. Aggiornamento e revisione della Carta dei servizi

 È prevista una revisione per una conferma o un aggiornamento della presente Carta dei Servizi ogni tre anni dalla sua entrata in vigore, fatta salva l’eventuale necessità di una sua revisione anticipata qualora ne sussistesse l’esigenza.

ULTIMA REVISIONE: 24 luglio 2023